Al giorno d’oggi la casa grande rimane un sogno lontano per molti perché i metri quadri costano ormai cari, ma quanti sarebbero quelli veramente necessari?
Per prima cosa bisognerebbe individuare le proprie esigenze ed aspirazioni: abbiamo bisogno di una camera in più per l’arrivo di un figlio? Ci serve una stanza che funga da ufficio? Abbiamo animali domestici?
Al di la delle valutazioni personali è importante sapere che più spazio non significa vita migliore: sono infatti la forma e la distribuzione degli spazi a fare la maggiore differenza.
La proporzione è il rapporto tra le parti di una composizione e nell’antichità veniva data grande importanza all’ARMONIA NELLE PROPORZIONI delle figure geometriche e quindi anche agli elementi architettonici.
Per questo motivo armonia e proporzioni sono state studiate ed è stato scoperto che esiste regola precisa, una vera e propria quantità matematica che dal punto di vista estetico esprime la proporzione perfetta da seguire: quella della NATURA!
Una grande quantità di elementi naturali sono perfettamente proporzionati: conchiglie, piante e persino le falangi degli esseri umani.
Questa proporzione perfetta viene definita AUREA. Essa viene ancora oggi presa in considerazione per ottenere una dimensione ARMONICA delle cose ed è rappresentata dal cosiddetto numero aureo: 1,618.
Nel 1948 l’architetto svizzero Le Corbusier inventò “Le Modulor”: una gamma di misure armoniose per applicare la dimensione umana all’architettura e alle cose meccaniche.
È, in pratica, l’applicazione della SEZIONE AUREA al corpo umano con lo scopo di mantenere tutto a “misura d’uomo”.
La forma e le dimensioni minime di una casa sono quindi il risultato di una ricerca approfondita e in continuo sviluppo sulle corrette proporzioni.
La progettazione degli spazi viene determinata da due misure fondamentali:
Come già detto all’inizio dell’articolo, per determinare il giusto spazio necessario, è quindi utile individuare le attività che si devono svolgere in un determinato spazio.
In questo modo si identificano i minimi funzionali necessari per constatare la dimensione dello spazio necessario.
Esiste inoltre uno STANDARD ABITATIVO, calcolato seguendo l’esempio del Modulor, che indica la superficie minima per abitante e si calcola dividendo la superficie totale netta per il numero di residenti:
In breve.
La dimensione della casa dipende quindi dalle esigenze personali.
Possono esistere semplici regole per renderla più armonica, ma l’importante è ricordare che più metri quadri non sono la risposta e che ciò che conta è la soddisfazione del proprietario.